A Biella il trasporto pubblico ha pesanti lacune ma la Giunta Cirio non dice se e quando ha intenzione di colmarle. Questa, in sintesi, la risposta dell’Assessore Gabusi all’interrogazione che ho discusso oggi in Consiglio regionale.
La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti. Come denunciato dall’Associazione Pendolari Biellesi, la città di Biella è ormai l’unico capoluogo piemontese senza adeguati collegamenti con Torino e Milano. Le difficoltà sono notevoli, basti pensare che la Santhià-Biella-Novara può vantare il demerito di trovarsi nella classifica di Legambiente delle linee più scadenti d’Italia. Lo sviluppo del biellese passa dagli investimenti sulle infrastrutture, eppure in questo caso abbiamo assistito a tutt’altro, con una forte riduzione del servizio al sabato (-50%) e nei festivi (-22%) rispetto al periodo pre-Covid.
Neanche i lavori di elettrificazione della linea sono bastati a migliorare la situazione, con 11,5 milioni di euro spesi sul tratto Biella-Santhià per portare a casa due coppie di treni… Vedremo cosa accadrà col tratto Biella-Novara, ancora in fase di programmazione, ma se le premesse sono queste non c’è da ben sperare.
Ciò che serve è una pianificazione seria e lungimirante, totalmente assente nell’operato della Giunta Cirio. L’Assessore Gabusi afferma che il tema è tra le sue priorità, peccato che nessuno abbia contezza di come e quando abbia intenzione di trovare soluzioni concrete ai disagi che i cittadini affrontano quotidianamente.
Ci uniamo all’Associazione Pendolari Biellesi per chiedere con forza il ripristino dei servizi a livello pre-Covid, la programmazione di diretti per Torino e di collegamenti veloci con Milano, così come le fermate a Santhià dei regionali veloci “fast” Torino-Milano che vanno rese compatibili con le coincidenze da Biella (una variazione di pochi minuti ma sulla quale, finora, non si è voluto sentire ragioni).
Il Centrodestra non può stare a guardare, i biellesi meritano risposte.
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte