Oggi in commissione trasporti abbiamo ascoltato i rappresentanti di Confindustria Piemonte. Come prevedibile hanno confermato il fallimento della legge regionale 4/2011, approvata da centrodestra e centrosinistra all’unisono, mirata a “far lavorare” le aziende del territorio. Dovrebbe essere ben chiaro a tutti che una legge non può consentire di indirizzare gli appalti, nemmeno qualora si intenda favorire le ditte locali. Tant’è che oggi nel cantiere lavorano principalmente imprese non valsusine e nemmeno piemontesi.
Anche Confindustria ha confermato la mancanza di politiche di agevolazione del passaggio da gomma a ferro. Quindi nessun riscontro concreto in merito all’accordo sottoscritto a Roma il 30 gennaio 2012 da Italia e Francia che prevedeva precisi impegni al momento totalmente disattesi. Del mancato rispetto di questo accordo, così come del sacrosanto prerequisito circa la saturazione della linea storica, avrebbero dovuto chiedere conto i sindaci nell’incontro avvenuto ieri con il ministro Delrio ed il commissario Foietta. Ed ora ci troviamo con un nuovo tavolo inutile in cui ci si occuperà soltanto di trovare sinonimi politicamente corretti al termine “compensazioni”, che per noi sarà sempre equivalente a “ricatto”.
Altro spunto interessante riguarda la constatazione, da parte degli stessi industriali, della saturazione della linea Torino – Milano. Ulteriore conferma di come gli interessi siano concentrati solo sul tunnel di Chiomonte, guardacaso l’opera più remunerativa per le solite lobbies, e manchi completamente una visione complessiva ed una seria analisi del traffico merci.
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte